Quiksilver scivola su Rossignol
Rossignol, l'azienda francese specializzata in attrezzature per sport invernali acquistata a marzo del 2005 dall'americana Quiksilver per 241 milioni di euro, ha annunciato che chiuderà progressivamente lo stabilimento di Saint-Etienne de Crossey (Isère) che oggi dà lavoro a 208 dipendenti e produce 200mila paia di sci all'anno. La ristruturazione decisa dal gruppo americano riguarda anche l'impianto di Sallanches (in Alta Savoia) che impiega 370 persone e che presto sarà ridotto di 78 unità.
Yves Barnoud, vicepresidente di Rossignol, annunciando il piano di ristrutturazione, ha voluto rassicurare i lavoratori affermando che: "l'azienda cercherà di adottare misure di prepensionamento, ammortizzatori sociali e ricollocamento del personale anche in altri stabilimenti Quiksilver".
Attualmente, Rossignol produce 1,6 milioni di paia di sci all'anno che vengono giudicati "superiori alle capacità di assorbimento del mercato". Quiksilver ha corso parecchio nel 2005 e il fitto programma di acquisizioni (l'ultima è stata appunto quella di Rossignol) ha fatto lievitare i ricavi (1,06 miliardi di dollari nel primo semestre 2006, contro 770 milioni del 2005) ma ha pesato sugli utili. Nei primi sei mesi dell'anno i profitti si sono più che dimezzati: da 49 a 22 milioni di dollari. Ora la società conta di risollevare gli utili senza per questo comprimere le vendite che, a fine 2006, dovrebbero superare i 2,2 miliardi.
Estratto da Finanza&Mercati del 7/07/06 a cura di Pambianconews