Il tessile-abbigliamento europeo ora parla italiano. Dopo il sindacato, dove lo scorso anno il segretario della Filtea-Cgil Valeria Fedeli è stata confermata segretario generale, anche la guida degli imprenditori è stata affidata, per la prima volta, a un italiano, Michele Tronconi, che dal primo gennaio raccoglierà il testimone dell'attuale presidente, il belga Filiep Libeert. Considerate le accuse di protezionismo rivolte in passato all'Italia da altri Paesi europei, è una novità da sottolineare. «Queste due presidenze sono molto importanti per ridare visibilità al tessile-abbigliamento in una chiave europea, sottolinea Tronconi, 44 anni, imprenditore della nobilitazione dei tessuti. L'Italia per prima ha riconosciuto la rilevanza di un ruolo europeo per certe decisioni, soprattutto quelle commerciali».
«Dobbiamo lavorare insieme perché ci siano le regole giuste: trasparenza, apertura dei mercati, reciprocità delle regole con cui si commercia sul mercato internazionale», prosegue il presidente designato di Euratex. «Sul settore scontiamo un malinteso, spiega Tronconi. C'è ancora tanta gente che pensa che sia qualcosa del passato, che si faccia come cinquant'anni fa. Invece, il tessile-abbigliamento è una grosso consumatore di tecnologia avanzata ed è un grosso attore della ricerca e sviluppo».
Etichetta di origine (il famoso «made in», sul quale si è appena registrato un passo avanti importante come l'appoggio della maggiore associazione tedesca dei consumatori, mentre finora questo Paese è stato contrario); commerci internazionali (con le difficili trattative in corso del Wto); allargamento dell'Unione europea; rapporti con la Cina. E, a questo proposito, va segnata una novità di rilievo nella delegazione cinese che sarà oggi a Bruxelles, prima tappa di un giro che la porterà nei prossimi giorni anche a Berlino (domani) e a Milano e Roma (il 6 e 7 luglio). Perché, per la prima volta, la delegazione vedrà, a fianco di rappresentanti del governo e degli imprenditori, anche i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati.
Estratto da CorrierEconomia del 3/07/06 a cura di Pambianconews