Il sodalizio decennale tra il designer Carlo Bartoli e l'imprenditore Franco Dominici ha permesso a Segis, uno dei marchi più noti dell'arredamento made in Italy, di superare la crisi che da un paio di stagioni morde il comparto, specie sul fronte delle esportazioni.
Dominici, fondatore e presidente dell'azienda, è lo stratega dell'integrazione tra il marchio principale, specializzato in tavoli e mobili imbottiti, e le due società rilevate in seguito: la Delight di Poggibonsi (librerie e complementi d'arredo), vicino a Siena, e Multipla, una delle firme più note del distretto friulano della sedia. «Il nostro segreto» spiega Dominici «è stato puntare su un'industrializzazione che ha anticipato le tendenze diventando elemento di marketing: un sistema produttivo in grado di contenere i costi e ridurre l'impatto ambientale». «Se da un lato questo sistema ci ha permesso di restare più convenienti rispetto alla concorrenza» osserva Dominici «dall'altro ci ha consentito di sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali, come le termoplastiche di ultima generazione».
Oggi le attività produttive e commerciali del gruppo, tra i primi dieci produttori del mondo, impiegano oltre 100 addetti distribuiti su una superficie complessiva di 25 mila metri quadrati. Il 90% della produzione viene esportato, principalmente verso i Paesi dell'area euro, la Russia e gli Stati Uniti. «Per il futuro» prosegue il presidente « puntiamo soprattutto ai Paesi del Far East: sono il mercato più promettente».
Nel 2005 le attività del gruppo hanno generato ricavi per 16 milioni (l'85% dei quali fanno capo al marchio principale), in crescita del 2,5% rispetto all'esercizio precedente. Sul piano della comunicazione diretta, nel 2003 è stato acquisito uno showroom nel cuore di Milano, mentre da alcuni anni Segis affianca alle campagne tradizionali anche il mezzo sportivo, sponsorizzando la Nazionale femminile di pallavolo.
Estratto da Economy del 30/06/06 a cura di Pambianconews