L'invasione di campo delle aziende sportive nell'area della moda è all'ordine del giorno e le aziende della moda hanno nuovi competitor con cui doversela vedere. Sono pochi ormai i marchi che fanno solo un abbigliamento tecnico per correre, sciare, giocare a tennis o andare in bicicletta. L'orientamento è quello di sconfinare nel mondo della moda. Si tratta anche di sopravvivenza. Il mercato dell'abbigliamento e della scarpa sportiva è diventato molto più stretto perché sono entrati nuovi protagonisti e sta cambiando perché il consumatore è orientato sempre di più verso il wellness con grande attenzione al contenuto moda.
Le aziende che fanno sport tecnico, quindi, si “contaminano” con la moda. Chiamano stilisti a disegnare linee particolari. Creano collezioni speciali firmate da stilisti. Anche quei marchi iperspecializzati e che hanno un'origine legata a una particolare disciplina sportiva abbracciano il mondo della moda più spinta, come hanno fatto le italiane Diadora e l'azienda Lotto con una collezione chiamata giustappunto “designer cut”.
Ci sono poi discipline che si prestano più di altre alle contaminazioni tra il mondo della moda e quello dello sport vero e proprio. Le linee per il fitness, per esempio, o anche il golf. Disegnando queste collezioni si può sconfinare facilmente in un abbigliamento di moda, con una funzione d´uso che si spinge sempre più verso il tempo libero. Un caso eclatante è quello di Lacoste che in tre anni è passata da un marchio fortemente legato al tennis e ben identificato con la classica polo a un marchio con un marcato contenuto moda.
Gli sconfinamenti di campo non sono, però, a senso unico. Avviene anche il contrario: chi dalla moda si avvicina con successo allo sport. Lo ha fatto il designer Dirk Bikkembergs che ha cominciato facendo scarpe moda per poi allargarsi con un total look nell´abbigliamento, il tutto con una profonda ispirazione nel calcio per rinforzare la propria immagine. Precursore di questo connubio è stato Puma che per primo, già nel %u201898, insieme con Jil Sander, lanciò la prima collezione di sport in chiave moda. Dopo questo primo matrimonio c´è stata una reazione a catena: Stella Mc Carteny per Didas, Alexander Mc Queen per Puma, Yoshi Yamamoto per Adidas con la linea Y3.
Estratto da Affari&Finanza del 26/06/06 a cura di Pambianconews