Dopo un 2005 in sostanziale tenuta e il buon inizio del 2006, il settore della moda uomo ha messo a segno un aumento di fatturato dello 0,4%, raggiungendo 4,1 miliardi, grazie soprattutto alle esportazioni (+6,5% a quota 2,5 miliardi). E tra gennaio e febbraio le vendite sui mercati internazionali sono aumentate del 4,2%. E' quanto emerge dall'indagine realizzata da Sistema Moda Italia e resa nota in occasione della 70° edizione di Pitti Immagine Uomo (alla Fortezza da Basso di Firenze da domani fino al 24 giugno, con 654 aziende presenti e 825 marchi, dei quali 276 esteri).
Forte anche l'incremento delle importazioni (+10,5% a quota 1,7 miliardi) che fa pensare a una riorganizzazione del nostro sistema industriale. La produzione nazionale, infatti, sconta un deterioramento rispetto ai risultati del biennio precedente (-5,9%, nel 2005, per un totale di 3,4 miliardi).
Per quello che riguarda le vendite oltre confine, tra i primi dieci mercati di sbocco solo la Svizzera, gli Stati Uniti e la Germania, che assorbono il 40% dell'export totale nazionale, hanno continuato a perdere terreno (rispettivamente -2,9, -4 e -4,3%). In tutti gli altri principali Paesi si è invece assistito a recuperi, a volte anche molto consistenti. Come nel caso della Francia, che ha messo a segno un +2,6%; del Regno Unito, che ha registrato un +10,7%; della Spagna, che col suo +29,4% si è dimostrato il mercato Ue più dinamico; del Giappone, cresciuto del 30,8% dopo un lungo periodo di crisi; della Russia, migliorata del 15,4%, dove l'Italia ancora occupa la seconda posizione (dietro alla Cina) nella classifica dei maggiori fornitori.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/06/06 a cura di Pambianconews