I fratelli Lardini, alla guida dell'azienda marchigiana di abbigliamento maschile che fattura 36 milioni di euro, stanno ampliando la gamma di prodotti con l'obiettivo di aprire monomarca in Europa e in Italia. In realtà, a dispetto delle coordinate geografiche, nel progetto dei monomarca l'Europa è più vicina dell'Italia. «Stiamo per inaugurare tre boutique Lardini in Russia, con un investimento da 1 milione di euro. Abbiamo scelto di cominciare dall'Europa dell'Est perché li c'è una richiesta crescente di prodotti made in Italy. Nel nostro Paese stiamo valutando l'opportunità di aperture col brand Lardini anche se per ora, ci sembra presto», spiega Luigi Lardini, direttore creativo dell'azienda di Filottrano (Ancona).
La società, che conta di crescere con ritmi costanti nei prossimi anni e di chiudere il 2006 con ricavi a 38 milioni. I Lardini sono interessati alla diversificazione anche oltre il loro marchio infatti sono licenziatari mondiali per la linea uomo di Piombo con l'esclusione del mercato cinese. «Stiamo dialogando con imprenditori italiani della moda e del tessile, ma anche degli accessori e della pelletteria, conferma Lardini. I primi accordi potrebbero essere definiti per la primavera-estate 2008».
L'azienda, a conduzione e capitale familiare (il presidente è Andrea Lardini che con il fratello Luigi e la sorella Lorena detiene la totalità delle quote), punta alla crescita per linee interne e per licenze. In ogni caso, la priorità a breve è Pitti. Dalla kermesse fiorentina i Lardini quest'anno si aspettano molto. Non a caso in concomitanza dell'evento il gruppo marchigiano ha voluto annunciare un accordo di collaborazione con l'ex arbitro Daniele Tomboli. «Una scelta azzeccata, continua Lardini. Ma al di là di questo, per noi Pitti costituisce un importante banco di prova perché, per la prima volta, ci presentiamo con una collezione più ampia».
Estratto da Finanza&Mercati del 20/06/06 a cura di Pambianconews