Lo stilista Sergio Rossi, uno dei nomi che hanno reso note la scarpa italiana all'estero, è in rampa di lancio con una nuova società che vede in prima linea suo figlio Gianvito. Sergio Rossi ha cercato di riacquistare il suo marchio, ma non è stato possibile. Da qui la decisione di ripartire con questa nuova avventura professionale che, nata qualche mese fa, verrà presentata ufficialmente al mercato il prossimo settembre, in occasione delle sfilate della moda milanese.
Partirà la prima collezione di scarpe Gianvito Rossi, il nome di suo figlio, che divide con il padre, al 50%, creatività e strategie di questa nuova società e che, trentottenne, rappresenta la terza generazione della famiglia Rossi. A lavorare insieme a Sergio e Gianvito, in questo che è un business tradizionale dei Rossi insieme a quello immobiliare è tutta la famiglia: Giammarco che è l'altro figlio di Sergio e il fratello Franco con suo figlio Roberto.
«Fare le scarpe è il lavoro più difficile, racconta Rossi padre. Non ha niente a che fare con i vestiti. La portabilità è essenziale. Ma mi sembra che non avvenga più perché mancano i tecnici delle forme e gli artigiani». «Il settore calzaturiero, dice Gianvito, era fatto così: si impiegavano due o tre mesi per fare la forma di una scarpa. La scarpa ha bisogno di molta tecnica, invece, oggi vince lo stile, l'immagine il marketing». Prosegue Gianvito: «Nel mercato manca questo genere di scarpa che la nostra famiglia ha sempre fatto. La facciamo rivivere la con Gianvito Rossi». La difficoltà per i calzaturieri italiani è proprio quella di reperire manodopera specializzata che sappia fare bene questo mestiere. «I tecnici bisogna saperli trovare. Noi abbiamo impiegato vecchie maestranze e stiamo facendo formare anche una nuova generazione di tecnici».
Intanto la famiglia Rossi sta già cercando il primo punto vendita nel cuore di Milano «a cui seguirà Parigi e New York» ribatte Sergio Rossi che settant'anni li ha solo sulla carta, ma non li dimostra fisicamente e tantomeno nell'intraprendenza «L'idea è di ricreare l'atmosfera che avevamo nei negozi, prima di vendere il marchio Sergio Rossi, aggiunge Rossi junior. I punti vendita devono tornare a essere un posto dove il cliente è riconosciuto e chiamato per nome».
Estratto da Affari&Finanza del 19/06/06 a cura di Pambianconews