Valentino torna agli antichi fasti. «Quando il Gruppo Marzotto quattro anni fa ha acquisito la Valentino, commenta oggi l'amministratore delegato Michele Norsa, abbiamo trovato una situazione critica sia dal punto di vista del prodotto che dei conti». Ma adesso tutto si è rimesso in moto: una rinnovata creatività, nuove collezioni, nuovi prodotti e mercati. E Valentino, inteso non come brand ma come lo stilista in carne e ossa, «sta vivendo una seconda giovinezza, tiene a dire Norsa, e il team creativo che collabora con lui, conta su talenti formidabili».
«Dalle perdite di esercizio del 2000, il bilancio 2005 ha chiuso i conti con 209 milioni di euro di fatturato e 20 milioni di utile netto. E nei primi sei mesi di quest'anno, anticipa, stiamo andando meglio di tutte le nostre più rosee aspettative. Certo che la flessione delle Borse e la confusione sul fronte dei cambi si fanno sentire: la gente è più attenta negli acquisti. Ma questo è un problema che si riscontra maggiormente negli Stati Uniti e nella Vecchia Europa. Nel resto dei mercati continuano a spendere. Parlo di Russia e dintorni, di Medio oriente e Asia. Paesi che hanno davanti almeno altri dieci anni di crescita sostenuta». A tutto vantaggio del lusso internazionale. Valentino compreso. «Il 73% dei nostri nuovi clienti, precisa Norsa, arriva proprio da quei mercati». «Nei primi sei mesi 2006, dice l'AD, abbiamo venduto un centinaio di abiti a un prezzo medio di 75 mila euro l´uno, a una quindicina di clienti. Siamo arrivati al punto che per soddisfare le richieste abbiamo dovuto rafforzare il team. La scorsa settimana abbiamo assunto tre nuove sarte».
A proposito di crescita, procedono a tambur battente le aperture dei negozi Valentino dove si concentrano tutte le linee e i prodotti della maison. La prima settimana di giugno ha visto l'apertura del negozio di Boston: otto vetrine in un palazzo storico nella via più chic della città. Poi da qui a settembre sarà una raffica di inaugurazioni in giro per il mondo, da Taipei a Hong Kong, da Delhi a Barcellona. Un piano di sviluppo che dovrebbe portare anche quest´anno a aumenti di fatturato e utili a doppia cifra.
Estratto da Affari&Finanza del 19/06/06 a cura di Pambianconews