Non è vero che in Italia non ci siano nuovi creativi nella moda. Non è vero che non ci sia una nuova generazione di stilisti che possano diventare gli Armani, i Prada e i Dolce & Gabbana del futuro. Secondo gli operatori del mercato della moda ci sono nuovi stilisti su cui scommettere, con buona probabilità di vincere. Gli addetti ai lavori hanno indicato una serie di nomi che da qualche anno si sono fatti notare sulle passerelle nazionali e internazionali. Negli ultimi dieci anni ci sono due realtà che hanno fatto un salto di dimensione, si sono internazionalizzate e strutturate: DSquared e Marni.
Parliamo sempre di business modesti, ma che sono in crescita, il primo intorno ai 70 milioni di euro e il secondo supera gli 80 milioni di euro.Il Valentino dei prossimi anni? Il quarantenne Giambattista Valli, che dopo aver lavorato per Cappucci, Fendi, Krizia e aver fatto il direttore creativo di Emanuel Ungano a Parigi è lanciato da qualche anno con la sua linea prodotta da Gilmar e distribuita da Studio Zeta Milano. E il gioco delle successioni virtuali prosegue. Il potenziale delfino di Armani? Italo Zucchelli, lo stilista italiano che disegna l´uomo di Calvin Klein, con una buona mano nell´abbigliamento maschile.
A vedere “lungo” in questa nouvelle vague dello stilismo italiano sono stati i gruppi stranieri del lusso, più delle aziende italiane, che si sono accaparrati alcuni creativi talentuosi come ha fatto Givenchy con Riccardo Tisci, Yves Saint Laurent con Stefano Pilati e Gucci con Frida Giannini.
Estratto da Affari & Finanza del 5/06/06 a cura di Pambianconews