Proprio lo scorso anno durante le festività pasquali, il pacchetto di maggioranza del Gruppo Coin veniva acquistato da Pai Partner per 2,17 euro per azione. Il fondo di private equity, guidato da Raffaele Vitale, attraverso un veicolo chiamato Tintoretto (55% Pai e 45% famiglia Coin) si assicurava così il 62,9% del capitale del gruppo di grandi magazzini. A luglio poi, un'altra scatola denominata Bellini, ha promosso un'offerta obbligatoria a 2,42 euro per azione, sicché Pai è cresciuta fino al 69,5% del capitale. In questi giorni il titolo in Borsa tratta 4,3 euro, quasi il doppio rispetto ai valori della transazione di un anno fa, mentre a breve Pai procederà alla fusione per incorporazione della Bellini (controllata al 100% da Tintoretto) in Coin.
«Non so quali siano le intenzioni degli azionisti circa la politica futura di dividendi, commenta Stefano Beraldo, amministratore delegato della Coin, Ma queste scelte non potranno prescindere dall'andamento dei conti. Posso tuttavia assicurare che ora l'obiettivo prioritario del gruppo è la realizzazione del piano di ristrutturazione». Il maxidividendo non potrà comunque essere distribuito prima del 2007, perché a fine 2006 la società veneta dovrebbe comunque avere un rapporto debito/mol di 2 volte (a fine 2005 i debiti erano 275 milioni, pari a 2,9 volte il mol). Tuttavia, l'integrazione tra Bellini e Coin sembrerebbe lasciar presagire che comunque una cedola ordinaria verrà staccata già a partire dal prossimo anno.
Sul fronte dei conti, Coin ha chiuso il 2005 (l'esercizio fiscale termina il 31 gennaio) con dati contrastanti: ricavi in calo dell'1,4% a 1.058 milioni, a causa della cessione di alcune attività estere, e tuttavia margini in netta ripresa. Tanto che il mol è cresciuto dell'8,7% a 92,3 milioni (pari all'8,7% dei ricavi) e il risultato operativo del 4,4% a 46,4 milioni (il Ros è salito dal 14% del 2004 al 20,3%). Nonostante svalutazioni straordinarie del magazzino per 29,9 milioni, la perdita netta è stata di 14,7 milioni contro 18,7 milioni di rosso nello stesso periodo dello scorso anno. Sulla base di questi risultati, Deutsche Bank ha alzato il target price sul titolo da 4,30 a 4,75 euro.
Estratto da Borsa&Finanza del 14/04/06 a cura di Pambianconews