Crescono nel 2005 gli investimenti pubblicitari delle aziende italiane e straniere del mobile e, in misura minore, aumentano quelli dei produttori di divani e letti. È quanto emerge da una ricerca di Pambianco Strategie di Impresa, che ha monitorato le uscite pubblicitarie degli ultimi due anni su una ventina di settimanali e oltre trenta mensili, specializzati e non.
Le aziende del mobile (oltre 200) hanno investito in pubblicità oltre 25 milioni di euro, in crescita del 4,9% rispetto al 2004. La cifra spesa da produttori di divani e letti (circa cento i marchi considerati) è stata nel 2005 ancora più alta (29,48 milioni di euro), in crescita però solo dello 0,4% rispetto all'anno precedente. Le cifre sono particolarmente significative perché la ricerca Pambianco ha utilizzato i valori di listino delle concessionarie di pubblicità, scontati del 75%: sui costi ufficiali infatti vengono praticati sconti, a seconda dell'importanza dei clienti, che vanno dal 70 all'80%.
I top spender per i mobili sono Poliform, Ikea e Calligaris; per divani e letti al primo posto c'è Divani&Divani (Natuzzi), a cui va il primo posto assoluto con 7,1 milioni di euro spesi, seguita da Chateau D'Ax e Poltronesofà. Nei mobili il dato più interessante riguarda gli investimenti dei primi 25 marchi, che valgono il 62% degli investimenti e sono aumentati molto più della media del settore (+10%) passando da 12,985 milioni a 14,288 milioni. I rimanenti 136 marchi sono invece calati del 4,2%: questo significa che i grandi marchi continuano a investire, mentre chi spendeva poco in pubblicità nel 2004 ha ulteriormente ridotto questi costi.
Diversa la preferenza in fatto di testate: le aziende del mobile hanno scelto di fare pubblicità sui mensili per il 69,2% del totale. Inversa la tendenza per i marchi di divani e letti, che nel 72,3% dei casi hanno scelto i settimanali. Nel primo caso sono preferite testate specializzate, come Brava Casa, Casaviva e Casamica, nel secondo si tratta di femminili e magazine con un target più ampio, non necessariamente venduti in abbinamento a un quotidiano.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/04/06 a cura di Pambianconews