L'ultimo acquisto di Burani, gruppo della moda di «lusso accessibile» da 482 milioni di euro di ricavi, è stato Coccinelle. L'Azienda è già passata alla seconda generazione, quella di Giovanni e Andrea, che si dividono equamente il capitale azionario (in usufrutto al padre) e sono alleati a Interbanca. Il padre, Walter, è focalizzato sul nuovo: su Greenvision e Bioera, le ultime due società portate in Borsa. Come se, conclusa la prima parte del processo di costruzione dell'impresa, ricominciasse da capo.
Sembra arrivato però il momento di una razionalizzazione societaria. «È una struttura nata così e che abbiamo mantenuto perché è più trasparente, riportando sempre alle persone fisiche. Certo, il disegno di creare una holding che raggruppi Mariella Burani fashion group e Greenholding è possibile, anche se non è imminente. Sarà comunque una società di diritto italiano», dice Giovanni Burani. Quello che sarà sicuramente un nodo da affrontare, in un futuro nemmeno troppo lontano, è l'apertura a membri esterni. A oggi nelle tre società che i Burani controllano, Mariella Burani Fashion Group, Bioera, Greenvision, la guida è saldamente in mano alla famiglia.
Estratto da CorrierEconomia del 13/03/06 a cura di Pambianconews