In Giappone stanno riscuotendo un enorme successo i negozi plurimarca di abbigliamento specializzato. Uniqlo, la prima catena nipponica di abbigliamento casual paragonabile alla rivale statunitense Gap, ne ha persino aperto uno con articoli a tiratura limitata.
Il grande successo di Gap, gli eccellenti risultati di Coach e le dichiarate iritenzioni di sbarco di Abercrombie&Fitch, hanno di fatto favorito il reinserimento del Sol levante nelle mappe di conquista degli investitori Usa. Che se un tempo erano attratti soprattutto dalla Cina, oggi stanno rivalutando il Giappone come un Paese di più semplice approccio e dai ritorni più rapidi rispetto all'ex Celeste impero.
Ad aver annunciato piani di espansione è anche la Francia: già massicciamente presenti con le storiche maison. Per quanto riguarda l'Italia, i quartieri esclusivi di Tokyo sono un susseguirsi di firme italiane, Armani, Valentino, Prada. «L'attrazione dei giapponesi per l'Italia è molto forte e quindi dobbiamo trovare il modo di cogliere di più le opportunità ancora esistenti», sostiene Paolo Zegna, presidente di Milano Unica, a Tokyo per presentare la manifestazione insieme all'Ice.
In ripresa dopo anni di stagnazione e meno chiuso che in passato, il mercato del Sol Levante rappresenta un ottimo trampolino di lancio verso Cina e il resto dell'Asia, una volta consolidate le attività nipponiche. E' quanto ritiene il colosso spagnolo Inditex, divenuto da qualche mese proprietario al 100% della filiale Zara Japan e deciso ad ampliare la propria presenza nell'arcipelago, senza trascurare i Paesi vicini.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 31/01/06 a cura di Pambianconews