La promozione del made in Italy e l'intemazionalizzazione del sistema produttivo sono delle priorità per il Paese e la scomparsa del ministero del Commercio estero, accorpato dalla legge Bassanini con quello delle Attività produttive, alla lunga non si è rivelata un'idea vincente. Quindi, nell'interesse delle imprese, il ministero del Commercio estero andrebbe ripristinato. Lo ha sostenuto il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, intervenendo ieri, nel nuovo polo fieristico milanese, alla convention dell'Ice.
«Tra i tanti ministeri eliminati, afferma Montezemolo, uno andrebbe ripristinato: è quello del Commercio con l'estero, che rappresenta una delle priorità». Più in generale, è l'intera politica di promozione e di sostegno all'export che, secondo Montezemolo, va messa al centro dell'agenda politica e dell'azione di Governo. «Negli ultimi dieci anni, osserva il presidente di Confindustria, la quota di mercato dell'Italia sull'export mondiale è diminuita (siamo poco sopra il 4%, contro il 12% della Germania) e questo, purtroppo, è un dato di fatto» .
Montezemolo, essendo “ospite” dell'Ice, punta poi l'attenzione sull'Istituto del commercio con l'estero: l'lce, sostiene, deve diventare «l'agenzia unica per la promozione dell'Italia all'estero» . Deve disporre di risorse economiche adeguate, di ruoli e competenze chiare, mentre le ambasciate devono integrarsi per la promozione dell'export con gli uffici Ice sparsi per il mondo. «Bisogna avere una mentalità di sistema, invoca Montezemolo, già sfruttata da tempo da altri Paesi. Dobbiamo imparare anche dall'India, puntando sulla creazione di manager esperti nella promozione, nel turismo e nel commercio estero» . Export, made in Italy e presenza all'estero delle imprese italiane, ricorda Montezemolo, rientrano anche nelle cinque priorità di Confindustria, molto attiva nell'organizzare missioni all'estero.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 26/01/06 a cura di Pambianconews