"La Ferrari del mobile", come la chiama Luca Cordero di Montezemolo, è pronta ad accelerare. Due anni dopo l'ingresso in Poltrona Frau, il fondo Charme si ripresenta al mercato con il 60% di un gruppo con sette marchi dell'arredamento e un piano triennale per aumentare fatturato e redditività. L'obiettivo è una crescita del 16% l'anno, per passare dai 240 milioni di giro d'affari dell'anno scorso a 370-400 milioni nel 2008, con un Ebitda destinato a salire dal 10 al 15 per cento (da 25 a 55 milioni). E nei tre anni l'indebitamento scenderà da 85 a circa 50 milioni.
Nella sala della Borsa italiana, Montezemolo ha delineato il «polo del bello», insieme al presidente di Poltrona Frau, Franco Moschini (che ne controlla il 38%), all'amministratore delegato Giuliano Mosconi (2%) e al figlio Matteo, che guida il fondo di investimento nel lusso. «Il gusto del bello è il vero lusso. Lusso è fruibilità, qualità e durata nel tempo. L'obiettivo del 16% annuo è realistico e non prevediamo nel medio termine altre acquisizioni nel settore. Diverso il discorso di Charme in altre aree».
La priorità è la crescita e la quotazione non è in agenda, anche se il presidente di Borsa Italiana, Massimo Capuano, apre l'incontro con i complimenti a un modello positivo di "evoluzione del sistema delle Pmi". Lo sviluppo dei sette marchi sarà parallelo. Aumenterà solo il peso di Poltrona Frau: «anche grazie al prossimo lancio di un marchio legato alla pelletteria», dice Mosconi, che rappresenta il 36,6% dei ricavi e sarà oltre il 40 tra due anni, superando Cassina, che oggi vale il 37%, mentre Cappellini, Nemo (illuminazione) a Alias oscillano tra 7 e 8 per cento.
La strategia è centrata sulla differenziazione dei marchi, ognuno con la sua identità anche al prossimo Salone del mobile, e la sinergia produttiva, oltre che nella comunicazione e nella distribuzione, che oggi conta su sessanta flagship e negozi monomarca.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 24/01/06 a cura di Pambianconews