Cinque grandi griffe del lusso hanno vinto la prima causa per contraffazione contro i rivenditori e gli operatori del bazar Beijing Silk Street, famoso per la vendita di merci e prodotti contraffatti. Cinque rivenditori insieme al proprietario del centro, Beijing Xiushui Haosen, sono stato condannati ad un risarcimento pari a 12.391 dollari, a Chanel, LVMH, Prada, Burberry e Gucci, per la violazione dei diritti di copyright.
La difesa al momento non ha deciso se ricorrere o meno in appello, sta di fatto che gli accusati non sono stati in grado di fornire prove che autorizzassero la vendita dei prodotti. Le prove del reato sono state acquisite tramite l'acquisto diretto da parte delle griffe di loro prodotti contraffati presso il centro Beijing.
Il mall si scusa affermando la difficoltà di controllare costantemente l'intera area espositiva che comprende più di 1.500 negozi. “Abbiamo preso numerose contromisure contro la contraffazione ed è inaccettabile che un tribunale dichiari arbitrariamente che noi abbiamo garantito intenzionalmente le giuste condizioni per delinquere”, ha dichiarato al Financial Times, Wu Weishuang, assistente di Xiushui Haosen.
A cura di Pambianconews