Molti gruppi di private equity hanno provato a fargli la corte negli ultimi anni. E, anche oggi, malgrado la crisi del settore tessile, viene periodicamente contattato. Ma questa volta, a differenza del passato, da fondi di turnaround, attivi nella ristrutturazione delle aziende. Ma Alberto Masotti, azionista del gruppo di lingerie La Perla di Bologna, ha deciso di non cedere, almeno per ora, alle lusinghe del private equity.
«Fino ad oggi ho ritenuto di non fare questo passo, spiega Masotti. I fondi mi hanno contattato spesso, ma io e mia figlia siamo decisi a continuare nella gestione, puntando sulla crescita del marchio primario La Perla nella lingerie a costumi».
«La politica della famiglia azionista, continua Masotti, è stata quella di non distribuire gli utili negli ultsmi anni per investirli nella crescita delta società. Certo la crisi del tessile è stata dura. Ci stiamo difendendo eliminando i prodotti senza contenuto creativo a puntando soltanto sull'alta gamma». Secondo il bilancio 2004, la società ha archiviato un fatturato per circa 167 milioni di euro, con perdite per 27,7 milioni. Il 2005 dovrebbe essere tuttavia migliore in un contesto internazionale per il settore tessile sempre molto negativo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 30/12/05 a cura di Pambianconews