I grandi non compaiono nelle posizioni di testa, con l'eccezione di Calligaris, terza per dimensioni con 134,3 milioni di ricavi nel 2004, e quarta come redditività con un utile netto pari al 10,6% del giro d'affari. Il podio è occupato da imprese più piccole: l'Arketipo di Calenzano (Firenze) vince la gara della crescita (+27,4% l'aumento dei ricavi 2004 rispetto all'anno precedente), mentre la Cattelan Italia, di Carrè (Vicenza), conquista il vertice della classifica con un utile netto del 23%. Terza, dopo Flexform, la Minotti: utili pari al 10,7% e una patrimonializzazione che sfiora l'85%.
Dall'analisi dei bilanci di 64 aziende del settore dei mobili per la casa, realizzata da Pambianco Strategie di Impresa, emerge che l'anno scorso il fatturato complessivo (2.377 milioni di euro) è salito, ma solo dell'1,7%. Tra questi dati è esclusa la Natuzzi, la più grande di tutti con oltre 612 milioni di fatturato e una perdita di 17 milioni, perchè avrebbe “sbilanciato” i risultati medi.
Il margine operativo lordo, per le aziende analizzate, è invece sceso da 217 a 191 milioni. «Le aziende che producono mobili, spiega Carlo Pambianco, rivelano una patrimonializzazione, cioè il rapporto tra patrimonio netto e capitale investito, bassa, del 38,3%; rispetto al 2003 è salita ma dovrebbe arrivare al 50 per cento».
I segnali di miglioramento, però, non mancano, per quest' anno e per il prossimo. E non mancano neppure per le aziende di illuminazione, anche queste analizzate da Pambianco. Se per i mobili la forbice tra chi va bene e chi va male tende ad accentuarsi, l'illuminazione (24 aziende esaminate) appare più omogenea. Targetti Sankey occupa la scena: è prima come dimensioni (153,6 milioni di ricavi) e quarta per crescita (+16,5%). Segue a ruota la Disano (di Rozzano, alle porte di Milano), seconda per dimensioni (150,8 milioni di ricavi) e per utili (7,7%). In testa nella redditività c'è Flos (7,9% l'utile sul fatturato) mentre Forma E Funzione, di Varese, è prima con un aumento di fatturato del 24,7%.
«L'andamento, spiega Pambianco, è positivo: nel 2004 il fatturato (915 miioni) è salito quasi del 6% e lo stesso hanno fatto un pò tutti gli altri indicatori: l'Ebitda (13,3%), l'utile netto (3,7%) e anche la patrimonializzazione che sfiora il 50%, mentre l'indice di indebitamento è quasi insignificante. Quelle dell'illuminazione, aggiunge, sono aziende che stanno bene e hanno i mezzi per investire, anche se in realtà non lo fanno molto. E se il 2004, come previsto, è stato l'anno della svolta, con una netta ripresa del mercato, tutto lascia prevedere che il 2005 e il 2006 dovrebbero dare ulteriore slancio a fatturato e utili».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/12/05 a cura di Pambianconews