Boggi inventa la fidaty card del lusso. Il gruppo d'abbigliamento monzese controllato dai fratelli Zaccardi ha studiato una nuova Vip Card che va oltre quanto realizzato sinora dalle griffe, e che «aprirà certamente una nuova strada, spiega il responsabile del progetto, Lucio Gallo, nelle tecniche di marketing d'alta gamma». I brand di Montenapoleone, in effetti, da tempo hanno escogitato carte «dorate» per gli acquirenti più assidui, con le quali garantire sconti e inviti alle promozioni. Boggi, invece, ha creato un vero e proprio network a misura del proprio cliente, coinvolgendo agenzie turistiche, compagnie telefoniche e alberghi d'eccellenza. «Abbiamo pensato, riprende Gallo, di creare una rete di partnership che possano essere utili al nostro cliente tipo».
Catena d'abbigliamento prettamente maschilie, elegante, ma alla portata di un pubblico giovane, la società ha siglato un accordo con otto aziende «che possono consentire risparmi all'uomo Boggi». Si va dall'operatore telefonico 3, che riconosce un credito o uno sconto fino a 30 euro ai possessori della Vip Card, fino alle catene alberghiere Best Western (30% di sconto) e Jolly Hotel (dal 10 al 40% di riduzione), passando per la più nota delle agenzie di viaggio online: Lastminute, che garantisce ribassi del 7% in alta stagione, del 10% in periodi di basso traffico. C'è addirittura un'assicurazione, il gruppo Filodiretto, che garantisce sconti del 15% sulle polizze auto e del 20% sui contratti casa.
«Si tratta, scherza Gallo, di una card in stile Esselunga o Touring Club. Tuttavia, è la prima volta che il concetto viene adottato nell'abbigliamento. Per noi è un passo fondamentale, poiché ci consente di consolidare il data base, in base al quale funziona il nostro direct marketing (con il catalogo a domicilio)». Una scelta aggressiva, dunque, che rivela l'ambizione della società monzese che nel 2004 ha fatturato 49 milioni. E nei primi nove mesi di quest'anno la crescita è andata oltre le aspettative, con un progresso del 25 per cento.
Estratto da Finanza&Mercati del 7/12/05 a cura di Pambianconews