IL 2005 si è caratterizzato come l'anno che ha premiato i leader del settore: Richmont, Lvmh e Luxottica», spiega Luca Riboldi, amministratore delegato Ribofin Advisor Fondo Athena. «Il motivo va ricercato nel brand molto forte, nella significativa presenza in Cina (Lvmh) dove il settore del lusso va a gonfie vele e nella forza dell'economia Usa oltre che da ottime squadre di manager. Bulgari, invece, non è andata male per quanto concerne le vendite, ma ha deluso le attese sui margini, e la performance di Borsa è stata inferiore rispetto ai due leader del mercato. Molto bene anche Gucci, che ormai fa parte del gruppo Pinault Printemps, quotato a Parigi. L'anno che si chiude è comunque stato eccellente per il settore, quindi sono cauto per il 2006. Le valutazioni attuali incorporano l'ulteriore crescita attesa; non vedo grossi margini e neppure grossi rischi, i titoli sono valutati correttamente. Se l'economia continua a crescere, i titoli più forti in Cina saranno i più avvantaggiati: è il caso di Lvmh, che potrebbe ancora essere premiata nei prossimi 6 mesi".
"Bulgari sconta una crescita di fatturato con peggioramento dei margini: nel Far East Asiatico, dove fa un terzo del fatturato ed è molto forte, è cresciuta meno degli altri, e nello stesso tempo non è così presente in Cina, continua Riboldi. Tod's, tra gli italiani, è quello che è andato meglio sia in Borsa che per i risultati operativi. È ben posizionata in Asia, dove fa solo il 13% del fatturato, e quindi ha ampi spazi di crescita. Nel settore occhiali c'è attesa per Safilo, il secondo produttore al mondo di occhiali dietro Luxottica. C'è tuttavia molta incertezza circa il rinnovo della licenza con Ralph Lauren, che scade a fine 2006 e a cui anche Luxottica è interessata. Il prezzo, per essere interessante, dovrebbe aggirarsi intorno ai 5,2-5,4 euro per azione".
"Per quanto riguarda l'abbigliamento e scarpe, alla luce dei risultati Inditex (tra gli altri produce il marchio Zara) è il modello più efficiente e sono ancora positivi per il 2006, conclude Riboldi. Benetton dà segnali di ristrutturazione abbastanza positivi, però è presto per scommettere decisamente sul titolo che è correttamente valutato alla luce della bassa visibilità sul 2006. Geox è andata benissimo, ma oggi i prezzi scontano già una crescita degli utili del 20-25% all'anno. Il titolo è raddoppiato dal collocamento, il flottante non è elevatissimo e quindi l'azionista di maggioranza (Mario Moretti Polegato, fondatore e presidente, ndr.) potrebbe essere tentato a collocare sul mercato una parte della sua quota. In questo caso ci sarebbe un po' di debolezza sul titolo. Per concludere, non vedo grosse opportunità, a parte Inditex e Lvmh, tenendo d'occhio Bulgari in caso di ripresa dei margini».
Estratto da La Stampa del 28/11/05 a cura di Pambianconews