"Il valore aggiunto dei nostri capi è il made in Italy. Non venderemmo altrettanto bene in Usa e Giappone se avessimo delocalizzato la produzione. E non abbiamo alcuna intenzione di farlo in futuro», dichiara Maurizio Ceriani, amministratore delegato e principale azionista di Nogara: l'azienda di abbigliamento da uomo formale e da cerimonia ha appena acquisito le licenze dei marchi Hilton e Vestimenta e ora punta a crescere oltreoceano.
"Il 50% del fatturato di Nogara viene dall'estero spiega Ceriani. Per Hilton siamo al 70% e i mercati principali sono da sempre Stati Uniti a Giappone. Per questo abbiamo appena siglato un contratto triennale per distribuire i nostri prodotti in una ventina di punti vendita strategici sparsi per il Giappone».
Nogara chiuderà il 2005 con un fatturato di oltre 11 milioni di euro, destinato almeno a raddoppiare nel 2006. «I nostri sono prodotti di fascia medio-alta: il prezzo retail di un abito Hilton in Giappone è di circa 2.500 euro. Per questa cifra i clienti vogliono essere sicuri che sia tutto made in Italy», aggiunge Ceriani. Hilton e Vestimenta sono due marchi con una grande tradizione che negli ultimi anni avevano sofferto la concorrenza di altri Paesi, fino a correre il rischio di chiudere per sempre: valgono circa 10 milioni di giro d'affari".
«Parte dello staff originario di Hilton e Vestimenta lavorerà nel nuovo gruppo: la continuità è importante e le capacità sartoriali sono un patrimonio inestimabile per qualunque azienda del nostro settore, conclude l'ad di Nogara. Se c'è una cosa che mi preoccupa per il futuro non è tanto la concorrenza cinese o indiana, che per un prodotto come il nostro ancora non esiste. Ma la mancanza di figure professionali in grado di garantire gli standard qualitativi che abbiamo sempre avuto. Investiamo molto sulla formazione, ma i giovani non sembrano interessati a lavorare nel tessile-abbigliamento».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 24/11/05 a cura di Pambianconews