Le grandi firme a caccia del cliente
Sempre maggiore attenzione viene rivolta dalle aziende ai clienti, nuove tecnologie permettono di raccogliere un gran numero di informazioni all'insaputa degli avventori dei negozi, tutto allo scopo di individuare strtegie di marketing e prodotti ad hoc.
All'avanguardia in questa nuova logica di approccio al cliente sono gli Stati Uniti, in Italia al contrario si tende ancora a pensare che lo stilista sia una sorta di deus ex machina che cala dall´altro le proprie regole di stile. «Bisogna avere gli occhi puntati sulla strada per capire che la gente si evolve molto più velocemente degli uffici stili» dicono i consulenti.
«Gli stilisti stanno affrontando una sfida che richiede un´attenzione ossessiva rispetto alle nuove esigenze dei consumatori» commenta Giovanni Mannucci responsabile dell´area lusso all´interno di Deloitte. Il consumatore è imprevedibile. «Qualunque combinazione di stile che rappresenti il proprio personal statement sarà la chiave di volta negli anni a venire. I designer di maggior successo saranno quelli che avranno un´idea chiara dei clienti e dei loro gusti». «Un´altra soluzione da adottare è quella di avere la stessa mentalità mix e match del consumatore. Per molti anni il settore moda è stato arroccato in se stesso, mentre, ad esempio, società di telefonia mobile e di tecnologia hanno seguito altri settori come la moda, dice Mannucci. I tempi stanno cambiando e sono convinto che la moda guarderà sempre di più ad altre aree. Un esempio: la versione D&G della Citroen C3».
Estratto da Affari&Finanza del 7/11/05 a cura di Pambianconews