Puma e Adidas hanno rivisto al rialzo le stime di crescita per l'intero 2005 e confidano entrambe in un 2006 ancora roseo anche grazie all'appuntamento con i mondiali di calcio di Germania 2006. I due gruppi rivali nel campo dell'abbigliamento sportivo, nati dal litigio dei fratelli bavaresi Rudolf e Adolf Dassler nel 1948, hanno messo in cascina nei mesi scorsi strategie di marketing volte a capitalizzare al massimo l'evento sportivo della prossima estate.
Venerdì, il ceo di Puma, Jochen Zeitz, ha presentato a Parigi i risultati relativi al terzo trimestre 2005 annunciando per l'intero 2005 un utile netto nella parte alta del margine di crescita compreso tra il 5 e il 9%. Per quanto concerne l'impegno finanziario destinato ai mondiali, il ceo ha detto solo che sarà significativamente più alta del solito. Il media Puma spende il 14-15% del fatturato in promozione.
Passando ad Adidas, il secondo gruppo mondiale dell'abbigliamento sportivo dopo la Nike ha annunciato di aver collocato sul mercato nuove azioni per complessivi 648 milioni di euro al prezzo di 143 euro cadauna al fine di finanziare l'acquisizione di Reebok conclusa quest'estate. L'aumento degli utili superiore alle attese ha portato l'azienda a rivedere al rialzo le stime 2005 con utili visti in crescita almeno del 20%.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 7/11/05 a cura di Pambianconews