Il piano di rilancio di Richard Ginori parte dall'America. Giuseppe Biesuz, ad del gruppo di ceramiche e della sua controllata Pagnossin, è partito alla volta degli Stati Uniti per una serie di incontri finalizzati a mettere in atto le indicazioni dei consulenti della AtKearney. Secondo il piano industriale 2006-2008, la società di Sesto Fiorentino, che oggi realizza l'88% del fatturato nel Vecchio continente, dovrà progressivamente spostarsi verso i mercati extra Ue per invertire, entro il 2009, l'attuale rapporto. Biesuz ha scelto di iniziare dagli Stati Uniti che oggi rappresentano appena l'1% del giro d'affari di Ginori, ma questa è solo la prima tappa di un tour più ampio che interesserà i mercati che la società ritiene più interessanti fra cui senza dubbio la Russia, il Giappone e gli Emirati.
Contemporaneamente il management sta lavorando all'uscita di Ginori dalla black list della Consob. Per raggiungere l'obiettivo serve però l'opinione favorevole dei revisori della Kpmg che non si erano espressi sul bilancio al 31 dicembre 2004. Certo, pagata la rata da 5 milioni di un debito da 30 milioni di Pagnossin, il management può tirare un po' il fiato. Il prossimo passo prevede una dismissione immobiliare da una trentina di milioni da parte della Pagnossin, cifra che garantirebbe di onorare le prossime date del prestito senza ricorrere alla vendita di azioni Ginori sul mercato.
Estratto da Finanza&Mercati del 14/10/05 a cura di Pambianconews