La seta recupera nel secondo trimestre, ma non corre. Secondo l'indagine periodica condotta dalla Federazione delle imprese tessili e della moda (Smi-Ati) tra aprile e giugno il giro d'affari si è mantenuto stabile rispetto allo stesso periodo del 2004. A trainare le vendite è stato il mercato internazionale, dove il fatturato è cresciuto dello 0,5%, mentre quello domestico ha mostrato una flessione dell'1,3 per cento.
Il primo semestre, però, ha risentito delle perdite accumulate tra gennaio e marzo e ha chiuso comunque in rosso, perdendo il 2,8% in valore e il 3,2% in quantità. Il terzo trimestre, assicurano da Smi-Ati, sarà quello della svolta: la domanda ha cominciato a vivacizzarsi a partire dall'estate.
Tra i comparti, la migliore performance spetta all'abbigliamento femminile che nel trimestre è cresciuto dell'1,8% (più 3,8% all'estero, meno 1,1% in Italia). Il foderame ha mostrato un incremento del 2,5 per cento. Le vendite di tessuti per cravatteria hanno invece perso terreno (meno 2,5%), sconfitti dal made in China. Gli accessori femminili, foulard, sciarpe e bandane, hanno segnato una perdita del 4 per cento. I tessuti stampati sono crollati a picco (meno 9,1%). E anche per i produttori di tessuti stampati per il beachwear il quadro è critico: la flessione è dell'8 per cento.
Estratto da Finanza&Mercati del 12/10/05 a cura di Pambianconews