Giappone, Cina, Stati Uniti. Sono i mercati su cui maggiormente punta il piano di sviluppo di Calligaris. Tant'è che nei prossimi giorni il gruppo udinese aprirà a Kobe un grande show room, con l'obiettivo di coordinare la rete di vendita e raddoppiare i ricavi realizzati nel paese del Sol Levante (oggi pesano il 4% del totale).
Riguardo alla Cina, il presidente Alessandro Calligaris annuncia che “è in fase di affinamento una partnership con un operatore locale, assieme al quale condivideremo un progetto relativo sia alla produzione che alla distribuzione dei nostri mobili. Allestiremo una rete di negozi monomarca in franchising”.
Calligaris Group nel 2000 dichiarava un fatturato di 100,2 milioni, un utile ante imposte di 15,5, un totale attivo di 55,6 e un patrimonio netto di 308 milioni di euro. Cinque anni dopo, vale a dire nel 2004, i ricavi sono saliti a 138,9 milioni, l'utile ante imposte è schizzato a 25,3 milioni, il totale attivo a 91,6 e il patrimonio netto a 54,9 milioni.
Disponendo di tale massa critica di produzione, Calligaris ha potuto in parallelo sviluppare un'aggressiva politica distributiva, arrivando oggi ad essere presente in oltre 12mila punti vendita in 85 paesi del mondo, con una rete di 170 agenti.
Estratto da Affari&Finanza del 26/09/05 a cura di Pambianconews