Cinquanta nuovi negozi nei prossimi tre anni, sette già entro il 2005. Oviesse non sembra patire i travagli della casa madre ed anzi si conferma come la carta più remunerante in mano al gruppo Coin. Nel primo trimestre dell'anno ha realizzato vendite nette per 160,1 milioni, 3,7 in più rispetto al 2004, mentre l'intero gruppo si è fermato a 238,2 milioni, perdendo una decina di milioni. La semestrale in calendario la prossima settimana dovrebbe confermare il trend positivo della società nell'ambito del gruppo.
Scontato che si guardi ad un raffronto con le grandi catene multinazionali che stanno allargandosi in Italia ed in particolare con H&M, la più vicina per target. "La nostra formula, rileva Pampani, ha come interlocutore l'intera famiglia, non un segmento di età, e per questo trova spazio sia nei quartieri popolari che nei centri storici, nei centri commerciali come nei retail park. Abbiamo una resa di 2700 euro al netto di Iva a metro quadrato ma ci misuriamo anche con i mercati rionali che comunque, oggi, raccolgono il 10,5% delle vendite nell'abbigliamento» .
Per fronteggiare la concorrenza Oviesse, oltre a darsi un'immagine tutta nuova, ha fatto una volta di più una scelta controcorrente. Prezzi bassi e qualità concreta oltre che percepita sono i requisiti minimi per competere in questo segmento e così la società veneziana ha deciso di puntare su due elementi nuovi: il servizio, pur in negozi ovviamente senza addetti diretti alla vendita, e la cortesia.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/09/05 a cura di Pambianconews