Tre vulcani, fra loro collegati. Si chiamano Industrie Zignago, Marzotto, Valentino Fashion Group. Dice Antonio Favrin, che delle tre aziende è presidente, di ritenere «l´attività sismica ed eruttiva ormai conclusa». L´ingegner Favrin afferma il vero quanto a Zignago, sul resto forse formula un auspicio. Di sicuro la triplice partita in atto testimonia l´esplosione dei legami familiari che hanno tenuto assieme dal 1836 uno dei grandi gruppi della storia industriale italiana.
La stabilizzazione degli assetti di governo in Marzotto (tessile) e Valentino (abbigliamento) potrebbe passare attraverso la consolidata sintonia esistente fra Favrin, Umberto Marzotto e Andrea Donà dalle Rose. Antonio Favrin (39,8%) e il suo amico Dario Federico Segre (10,4%), finanziere di origini veneziane e tuttavia milanesizzato da tempo, possiedono il 50,2% di Canova Partecipazioni, che a sua volta controlla il 20,4% di Marzotto e di Valentino. Canova Partecipazioni per la parte residua risale a Finanziaria Canova, nel cui libro soci risultano oltre a Segre, Favrin e ai vari Marzotto, pure il gruppo De Agostini, WestLb, Credito Valtellinese e la stessa Zignago.
Restano molti coni d´ombra nel rebus di Valdagno. Intanto non è chiaro chi abbia tanto investito sul titolo Marzotto da fargli guadagnare il 270% nell´arco di un anno. I fondamentali dell´azienda tessile non giustificano il raddoppio del valore intervenuto dal debutto a Piazza Affari, avvenuto il primo luglio scorso dopo lo scorporo di Valentino. L´elenco degli azionisti rilevanti è rimasto pressoché immutato, salvo le variazioni sopra dette.
Un secondo importante quesito ha a che fare con i rapporti fra “marzottini” e Marzotto-Valentino. Una volta conquistata Zignago, i “marzottini” saranno azionisti di peso di Finanziaria Canova (partecipata grosso modo al 10% proprio da Zignago). Troveranno ascolto in De Agostini Invest, che appare una sorta di ago della bilancia in Canova? E poi i “marzottini” che faranno del 35% del Linificio, nel cui capitale con quota identifica figura pure Marzotto?
Estratto da Affari&Finanza del 5/09/05 a cura di Pambianconews