«Ma quale Opa. Non faccio guerre con nessuno e non lancio nessuna offerta». Dario Segre, amministratore delegato di Finanziaria Canova, primo azionista di Marzotto con il 20,4% del capitale, nega con decisione l'ipotesi di un qualsiasi coinvolgimento nella partita che sta infiammando da giorni il titolo a Piazza Affari.
Ieri, almeno una parziale spiegazione dell'esplosione degli scambi è arrivata dalla Gencor di Umberto Marzotto che ha comunicato in Consob l'aumento della propria quota dal 5,58% a 17,70%. L'ipotesi più accreditata sul mercato è quella di uno scontro interno alle due famiglie Donà Delle Rose e Marzotto, sulla falsa riga di quanto accaduto per il controllo di Zignago, ma a smentire questa pista, ieri, è arrivata la precisazione di Pietro Marzotto, che ha reso noto « al solo scopo di liberare il mercato da informazioni false e infondate, di non aver comperato, nè di accingersi a comperare, neppure attraverso interposte persone, titoli azionari della Marzotto Spa.
Pochi giorni fa, uno dei soci, Gaetano Marzotto ha ipotizzato la creazione di un nuovo patto di sindacato, strada che Segre prenderebbe in considerazione. «In teoria non ho nulla in contrario. La nostra non è un'ottica di breve termine, non abbiamo una prospettiva di disinvestire e quindi sarei disponibile a vincolare la nostra quota. Però, da Gaetano Marzotto non ho ricevuto alcuna proposta».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/07/05 a cura di Pambianconews