Da lunedì prossimo tutte le vetrine di San Pietroburgo esporranno calzature italiane. E tra un mese è previsto un forum di tutti gli acquirenti russi ai quali saranno illustrate le tendenze di un settore che tra calzature, borse e accessori vede l'Italia al primo posto fra gli esportatori in Russia. E tutto questo mentre Bruxelles, dopo insistenti richieste italiane, ha deciso: è partita ufficialmente l'indagine antidumping su alcune categorie di calzature cinesi.
Lo ha annunciato il vice ministro alle Attività produttive con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, al termine della missione in Russia per promuovere il Made in Italy, nell'ambito del più ampio programma chiamato «L'anno dell'Italia in Russia». L'inchiesta avviata ieri dalla Commissione europea riguarda le calzature di sicurezza, un mercato da 900 milioni di euro in Europa, messo a rischio dalle importazioni cinesi e indiane.
Per quanto riguarda il settore calzaturiero, l'Italia, primo produttore nella Ue, si colloca tra i principali Paesi esportatori con circa 7.300 aziende e 103mila addetti. E sono proprio le calzature italiane di qualità che ci consentono di mantenere in Russia la leadership in un mercato in cui Cina e Turchia hanno lanciato la loro battaglia con prodotti a bassissimo costo.
Estratto da Il Giornale del 1/06/05 a cura di Pambianconews