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Così, spiega Andrea Tomat, con il tempo si è arrivati a mettere su un'azienda partecipata della Lotto, la Lotto Hong Kong Limited, che dalla Cina esporta direttamente nei mercati dell'America del Nord e Sud e in tutta l'area dell'Estremo oriente. Lo fa direttamente da Hong Kong, acquisendo da lì gli ordini, trasferendoli nel network di fabbriche, una ventina, dislocate tra Cina, Indonesia, Vietnam e Turchia che “sforna” i prodotti per il mercato mondiale. In Italia c'è la base “pensante” della Lotto: un'azienda in provincia di Treviso di 260 dipendenti che si dedicano al design e alla “costruzione” di prototipi.
«Se abbiamo retto la competizioni con grandi marchi mondiali, è perché abbiamo multidelocalizzato sfruttando il potenziale competitivo delle singole aree», dice Tomat. E, dunque, puntando sull'Italia per dare il valore aggiunto di un prodotto di qualità «perché sul manifatturiero puro non può competere», e sul resto del mondo per realizzare un mix competitivo fatto di costi di produzione e materiali.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 10/06/05 a cura di Pambianconews