Non dicono i trevigiani della Stonefly se per la loro prima bottega interattiva aperta a Milano si sono ispirati al film «Minority Report» di Steven Spielberg ambientato nel 2054. Entrando nei negozi, Tom Cruise veniva accolto con uno stentoreo «Buon giorno Mr. John Anderton»: merito del sensore posto sopra la porta scorrevole, capace di leggere l'iride del cliente.
In realtà, nel nuovo negozio di scarpe aperto dall'azienda veneta in corso Europa al numero 3 (angolo galleria San Carlo), nessuno ti legge gli occhi, ma i piedi sì. Vengono ripresi da una telecamera piazzata a pochi centimetri da terra e memorizzati in un cervellone che monitorizza le tendenze in fatto di scarpe.
Una sorta di indagine di mercato che non supera le caviglie, così la privacy è salva, come spiega Loredana Polo, 41 anni, intraprendente direttore generale dell'azienda che con una sapiente operazione di marketing ha saputo trasformare in moda le scarpe confortevoli per il tempo libero, oggi vendute in tutto il mondo.
Estratto da Corriere della Sera del 25/05/05 a cura di Pambianconews