Diadora riparte. Il celebre marchio dell'abbigliamento e della calzatura sportiva torna ai blocchi di partenza potendo contare sulla spinta di undici banche. Sono gli istituti di credito che nei giorni scorsi hanno firmato un articolato contratto di ristrutturazione del debito e hanno concesso nuove linee di credito per 5,5 milioni di euro, a fronte di identico impegno garantito dal fazionista lussemburghese Garious Holding a titolo di aumento di capitale.
Diadora corre con un'esposizione finanziaria di un centinaio di milioni di euro sulle spalle, a fronte di un patrimonio netto di circa 35 milioni. Veneto Banca, Bnl, Banco popolare di Verona, Unicredit, Sanpaolo, Intesa, Banca Roma, Antonveneta, Popolare Milano, Popolare Vicenza e Banco di Brescia, in ordine secondo il grado di esposizione, hanno sottoscritto un accordo che prevede il mantenimento degli affidamenti fino al 31 dicembre 2008 e il consolidamento di una parte dello stock debitorio. La quota di debito stralciata sarà rimborsata nell'arco di un anno tramite i proventi della cessione di Invicta.
L'obiettivo consiste, dunque, nel recupero graduale della redditività perduta causa il tracollo di Giacomelli e per la stagnazione dei consumi, ma anche per via di scelte sbagliate come l'ingresso nell'abbigliamento generico. Dei numeri si sta già occupando Antonio Barile, direttore amministrazione e finanza, con un passato in Autogrill e Benetton. E' attesa a breve la nomina del nuovo amministratore delegato.
Estratto da Affari&Finanza del 23/05/05 a cura di Pambianconews