Da quando, nel 1999, è entrata nel mercato con la sua linea di borse, valige e accessori, Piquadro ha continuato a crescere a due cifre. Il 2004 si è chiuso con ricavi per 17,8 milioni di euro (+13% rispetto al 2003) e un utile netto di 1,4 milioni, mentre il margine operativo è aumentato del 41 per cento.
«I dati del primo trimestre 2005, spiega Marco Palmieri, fondatore, presidente e amministratore delegato di Piquadro, ci fanno essere molto ottimisti: il fatturato è stato di quasi 5 milioni, in crescita del 38% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Quando abbiamo deciso il “grande salto”, creando una linea tutta nostra, abbiamo puntato molto sul design. E oggi abbiamo relazioni strette con l'Istituto europeo di design e la scuola di design del Politecnico: il rapporto con gli studenti, con menti creative giovani è molto importante. Aiuta a fare del cambiamento una caratteristica vincente».
«Non avremmo mai potuto diventare quello che siamo, in soli cinque anni, se avessimo dovuto produrre in Italia, spiega Palmieri. In Cina abbiamo trovato non solo manodopera a costi molto inferiori a quella europea, ma veri e propri distretti industriali, dove le esigenze di flessibilità e velocità di produzione sono soddisfatte al meglio».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/05/05 a cura di Pambianconews