Per il quarto anno consecutivo il bilancio del tessile-abbigliamento del distretto modenese registra un evidente segno rosso. Una crisi ormai diffusa, che dal tessile e dalla subfornitura va progressivamente allargandosi all'abbigliamento, salvato soltanto dagli ordini provenienti dall'estero. Il segno meno, infatti, regna sovrano tra i parametri produttivi del distretto modenese del tessile-abbigliamento secondo i risultati dell'indagine congiunturale di Federmoda-Cna riferita al 2004 (i dati si riferiscono alla variazione sull'anno precedente).
Così la produzione tocca un -5,5% nella maglieria e un -4,8% nell'abbigliamento. Il fatturato cala rispettivamente del -6,4 e -4,4%, mentre l'occupazione segna un -4,1% e un -1,2. Note dolenti anche per l'export che nella maglieria cala del 16,7% e per l'abbigliamento rimane sostanzialmente invariato con un +0,3%. Si tratta, secondo la Cna di Modena, del risultato di un contesto economico contrassegnato dal cedimento di importanti mercati esteri, dalla concorrenza selvaggia di stampo cinese e degli altri paesi emergenti, dalla contrazione dei consumi interni.
"Di fronte a una crisi così lunga e diffusa", commenta Morena Manfredini, responsabile di Federmoda Cna Modena, "crediamo che le azioni più importanti vadano individuate in una qualificazione ulteriore del made in Italy ".
Estratto da ItaliaOggi del 22/04/05 a cura di Pambianconews