«Vogliamo un gruppo più snello e più aperto, in grado di affrontare le sfide che attendono il gruppo Marzotto a livello mondiale». Antonio Favrin, presidente della Marzotto, risponde così a chi gli chiede perchè a Valdagno si è deciso di fare i necessari approfondimenti per stabilire se conviene per la Marzotto separare l'area tessile da quella dell'abbigliamento. Ma quanto vale il tessile? «Posso solo dire che il mercato, ha aggiunto Favrin, rimarrà stupito del suo valore, quando saremo in grado di comunicarlo».
Insomma, alla Marzotto c'è aria di riorganizzazione. La società di Valdagno infatti progetta di separare le attività nelle due principali aree di business, il tessile da una parte e l'abbigliamento dall'altra, e approdare in Piazza Affari, entro giugno, la nuova società che risulterà dalla scissione. Il piano è stato ufficializzato con una nota nella quale si precisa come, al momento, non sia stata scelta quale delle due attività scindere e quotare. L'operazione viene comunque letta dal mercato come la volontà del gruppo di valorizzare al meglio i suoi marchi della moda, Valentino, Hugo Boss e Marlboro Classics in testa, in una fase di ripresa economica di alcuni dei principali mercati di riferimento come Asia e Stati Uniti.
Per il momento, il cda ha dato mandato al presidente Antonio Favrin e al vice Andrea Donà Delle Rose di effettuare gli approfondimenti necessari per verificare la fattibilità dell'operazione «con l'obiettivo di valorizzare le competenze distintive dei due settori». Tuttavia, il progetto è avviato, l'intento è di portarlo a termine entro l'estate. E, anche se per ora non c'è in calendario alcun cda, l'organismo dovrebbe riunirsi entro marzo per esaminare nel dettaglio il progetto che sarà elaborato, prima di passare poi all'esame dell'assemblea dei soci.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/12/04 a cura di Pambianconews