Valentino scommette sul mercato giapponese. Il primo passo è l'acquisizione, attraverso un aumento di capitale, della maggioranza della società di distribuzione locale, la Valentino boutique Japan. L'accordo è stato firmato ieri a Tokyo. La società fa capo a tre soci nipponici, Mitsui, Aoi e Sanfrères; dopo la ricapitalizzazione solo Mitsui resterà come partner della casa di moda del gruppo Marzotto, guidata dall'amministratore delegato Michele Norsa.
Dottor Norsa, perchè il Giappone? E quanto investirà Valentino?
Intanto perchè è il secondo mercato del lusso dopo gli Stati Uniti e negli ultimi mesi sta dando buoni segnali di crescita. Poi perchè è un punto di riferimento importante anche per lo sviluppo in altri mercati asiatici. Quindi prevediamo di spendere 10 milioni di euro nei prossimi tre anni per rilanciare la distribuzione. Entro il primo semestre 2006 apriremo un grande negozio monomarca nel quartiere di Ginza, a Tokyo. Inoltre faremo un lavoro di restyling negli altri punti vendita: due di questi sono già stati rinnovati e le vendite sono aumentate del 20-30 per cento.
Con la decisione di assumere il controllo diretto della distribuzione quali risultati si aspetta?
II primo obiettivo è governare meglio il nostro marchio. Noi possiamo avere una visione di lungo termine, mentre il distributore è più legato a un'ottica a breve. Poi questa operazione, semplificando la catena, ci consentirà di ridurre il differenziale di prezzi tra Italia e Giappone, che per noi è ancora molto alto.
Per il bilancio di fine anno quali sono le previsioni?
È ancora presto per dirlo, ma contiamo di chiudere con un aumento dei ricavi intorno al 10% e un risultato operativo positivo, raddoppiato rispetto ai 6 milioni del 2003. E l'anno prossimo raggiungeremo il break even.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 17/12/04 a cura di Pambianconews