“La famiglia va bene ma poi bisogna camminare da soli”. Lo ha detto ieri pomeriggio Santo Versace, presidente della griffe di via del Gesù, al convegno “La moda a una svolta” organizzato a Milano da Pambianco Startegie di Impresa e Banca Intesa. Il pensiero di Versace è chiaro. “Se l'azienda resta familiare rischia molto. Va bene per la prima generazione, poi bisogna crescere”.
Un esempio di un buon mix tra famiglia e finanza è rappresentato da Bulgari, l'azienda romana controllata dalla omonima famiglia che ha in mano il 54% del capitale e presidiata dall'amministratore delegato Francesco Trapani. “Tutta la gestione è in mano all'a.d.”, ha proseguito Trapani, “e al team di manager con azioni e stock option”. Famiglia, borsa e manager per il Mariella Burani fashion group, azienda di abbigliamento di Cavriago (Reggio Emilia) che dalla quotazione del 2000 in poi ha inserito nell'organigramma 15 senior manager che rispondono ai due amministratori delegati Giovanni e Andrea Burani.
Marzotto invece si definisce una società ´completamente managerializzata, come ha detto il direttore generale operativo di Valentino Matteo Marzotto, appartenente alla sesta generazione della famiglia fondatrice. ´”Marzotto è gestita dai manager”, ha detto Marzotto, “l'importante è che siano motivati. La borsa rimane un buono strumento per l'imprenditore che si abitua a comunicare e relazionare con il mercato”. Poca famiglia e tanta tecnologia anche da Geox, prossima matricola di piazza Affari. Quella che solo nove anni fa era quasi una one-man company fondata da Mario Moretti Polegato, oggi impiega 5 mila addetti tra diretti o indiretti.
Video-intervista a Giorgio Armani
Estratto da Mffashion del 10/11/04 a cura di Pambianconews