Non poteva mancare nel guardaroba di Julia Roberts, diventata neo British, il golfino in cashmere a losanghe che spopola tra Hollywood e Londra. Una testimonial spontanea che, per il famoso cashmere Ballantyne, etichetta scozzese diventata «provincia estera del made in Italy» dopo l'acquisizione a marzo da parte della Charme (società di investimenti fondata da Luca Cordero di Montezemolo), vale più di qualsiasi campagna pubblicitaria. A Londra, nel nuovo flagship store di Notting Hill, uno spazio su due piani decorato con lo stesso disegno floreale creato da Joseph Frank negli anni Sessanta, e nei tre corner inaugurati fra aprile e agosto nei grandi magazzini più prestigiosi della capitale, da Harvey Nichols a Harrods, a Mitsukoshi, sfila ogni giorno un pubblico internazionale, selettivo e chic.
Pubblico per cui il famoso pullover con gli intarsi, riletto e ridisegnato da Alfredo Canessa, ex proprietario di Malo Tricot e Gentry of Portofino, e da Massimo D'Alba, curatore creativo dei progetti Malo e Agnona, è tornato a essere oggetto di desiderio. Secondo Matteo Cordero di Montezemolo, nel team di gestione e nel consiglio di amministrazione dell'azienda, è molto importante, «nel grande bailamme di marchi e prodotti del settore che oggi inondano il mercato, far emergere gli elementi di qualità e di tradizione che rendono la griffe anglosassone uno style symbol e ne giustifichino il prezzo».
Dice Alfredo Canessa, presidente della griffe: «Oggi l'Italia è il mercato mondiale numero uno e, attraverso 150 negozi, fattura il 50 per cento delle vendite totali, pari a 25 milioni di euro all'anno. Seguita dal Giappone, dove siamo presenti con tre flagship store».
Estartto da Panorama del 5/11/04 a cura di Pambianconews