Concentrarsi nei core business sviluppando le attività nell'abbigliamento e nell'alta moda. Ma anche cedere senza fretta i settori estranei alla tradizione del marchio Versace. Sono questi i principi di fondo del piano di rilancio della maison milanese messo a punto dal neo amministratore delegato Giancarlo Di Risio, ex numero uno di Fendi e prima ancora di It Holding, che Repubblica è in grado di anticipare.
Un progetto che Di Risio, godendo dell'appoggio di Banca Intesa, l'istituto di credito che in luglio ha consentito alla famiglia Versace di rimborsare il bond da 100 milione in scadenza, vuole portare a termine senza aprire le porte a nuovi azionisti. Fra le prime mosse in programmala vendita del palazzetto di New York e il potenziamento del team manageriale. In seguito sarà ceduta la Giver, azienda produttrice di profumi (67 milioni di ricavi nel 2003) e la Versace orologi.
Il nuovo amministratore delegato punta soprattutto alla crescita e sulla forza del marchio. Ecco spiegata l'assunzione di Laura Manelli, a cui è stata affidata la gestione dei 100 negozi di proprietà del gruppo. Mentre Nunzio Palamare, manager storico della maison, guiderà l'atelier Versace, con la missione di riportare l'alta moda ai fasti del passato. Nei prossimi mesi verranno inoltre potenziati gli accessori (scarpe e pelletteria) prodotti nell'impianto di Burago e considerati parte integrante del core business.
Estratto da La Repubblica del 22/10/04 a cura di Pambianconews