I primi risultati di Gucci della nuova gestione di Robert Polet sono stati davvero di lusso. Ma dopo l'addio di Domenico De Sole e Tom Ford il vero battesimo del fuoco è atteso per domani, quando sfilerà la prima collezione donna disegnata da Alessandro Facchinetti. La linea maschile primavera estate per il 2005, disegnata da John Ray, era stata accolta con successo, ma l'abbigliamento e gli accessori femminili rappresentano oltre due terzi del giro d'affari.
E a proposito di ricavi, nel periodo maggio-luglio la casa di moda fiorentina ha aumentato le vendite del 9,8% a quota 641 milioni, il margine lordo è salito del 12,8% a 422,8 milioni e il risultato operativo è più che raddoppiato, passando dai 26,8 milioni dello stesso periodo 2003 agli attuali 65 milioni. L'Europa (+12,7% per 269,8 milioni di ricavi) resta sempre il primo mercato della griffe, così come gli accessori l'articolo più venduto (+17,7% a 233.7 milioni), mentre il marchio Gucci, che rappresenta i due terzi dei ricavi (+8,6% a 393 milioni) è l'unico in attivo.
Se nel secondo trimestre la maison della doppia G ha generato 102,9 milioni di risultato operativo (+17,5% rispetto al 2003), tutti gli altri marchi (Yves Saint Laurent, Alexander McQueen, Stella Mc Cartney, Sergio Rossi, Boucheron) hanno accumulato una perdita operativa che sfiora i 40 milioni a fronte di 242 milioni di fatturato. Va detto però che, per la prima volta nella sua storia, Bottega Veneta ha raggiunto nel trimestre il pareggio operativo.
Estratto da Finanza&Mercati del 29/09/04 a cura di Pambianconews