Il gruppo Ppr (Pinault Printemps-Redoute) ha registrato nel primo semestre un utile netto di 191,1 milioni di euro, in aumento del 61,5% rispetto ai 118,3 milioni dell'analogo periodo dell'anno prima, grazie soprattutto ai proventi incassati dalla cessione della residua quota del 14,5% nella finanziaria Finaref. Al netto degli elementi di carattere straordinario, i profitti sono però risultati pressoché stabili (+0,3%) e, soprattutto, inferiori a quelle che erano le previsioni degli analisti. Quanto basta perché il titolo Ppr abbia accusato ieri in Borsa una flessione del 6 per cento.
Nonostante questo severo giudizio, l'andamento di Ppr è stato positivo, così come positive sono le prospettive per la fine dell'esercizio in corso. In particolare, come ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa il presidente Serge Weinberg, il quasi ultimato ricentraggio delle attività del gruppo nella grande distribuzione e nel lusso (in attesa che si concretizzi la cessione della controllata Rexel) sta dando dei frutti soddisfacenti.
Nel semestre in esame, infatti, quello che è chiamato il “Nuovo Ppr” ha registrato un utile operativo di circa 435 milioni di euro, in aumento del 14,6% (+33%a per il solo polo del lusso) rispetto ai 379,4 milioni del giugno 2003 su una cifra d'affari di 8,06 miliardi, in crescita del 7,4% rispetto ai 7,5 miliardi dell'anno prima.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 3/09/04 a cura di Pambianconews