Doveva essere un privilegio riservato ai dipendenti di re Giorgio. Ma in verità tutti i modaioli milanesi ci sono stati almeno una volta. Il come e il perché poco importano, dato che ora la stock house di via Valtellina, l'unica in un centro cittadino, è stata «temporaneamente chiusa, come riferiscono dall'azienda, per volontà dello stilista in persona».
Fonti meno ufficiali, ma molto attendibili, raccontano, invece, che il signor Armani, dopo aver visionato i risultati di giugno relativi all'andamento del magazzino meneghino, avrebbe deciso sui due piedi di abbandonare l'attività «essendosi stufato di farsi rubare vestiti, perdendo per di più clientela nelle boutique». Risultato: tre dipendenti su cinque in cassa integrazione, gli altri riassorbiti nel gruppo. Che cosa ha fatto arrabbiare tanto lo stilista? Oltre al successo crescente dello spaccio di via Valtellina, gli ultimi dati hanno confermato una situazione spiacevole: la sparizione nel nulla di una media di 2.500 capi a stagione.
Estratto da Finanza&Mercati del 31/08/04 a cura di Pambianconews