I mercati e la stampa finanziaria internazionale si interrogano sulle prossime mosse di Versace, dopo la notizia, trapelata ieri, che Donatella Versace è in cura presso una clinica americana dove sta cercando di vincere la dipendenza da cocaina. Il Wall Street Journal sottolinea il ruolo di Donatella, decisivo per il futuro del gruppo.
La sorella di Gianni, ucciso a Miami il 15 luglio di sette anni fa, possiede direttamente il 20% del capitale mentre la figlia Allegra è entrata in possesso, dopo aver compiuto 18 anni, del 50% ereditato dallo zio. Secondo il quotidiano americano Donatella ha guidato il tentativo di rendere meno estrose le collezioni del gruppo in modo da proporle «più gradite a un vasto pubblico e recuperare così vendite e redditività. Il risultato è che la notizia dei suoi problemi personali solleva nuove domande sulla eventualità che un nuovo stilista debba assumere la guida creativa».
Il giornale ricorda poi i colloqui con Tom Ford, ex direttore creativo di Gucci, arenati, dice, almeno in parte per le differenze nello stile dei due designer. Conseguenze potrebbero esserci anche sulla ricerca di nuovi soci, dice il Wsj, visto che questi ultimi potrebbero chiedere di avere l'ultima parola sulle decisioni manageriali. Ora, riporta il quotidiano finanziario, si aprono due scenari: la notizia «può danneggiare ulteriormente l'immagine già compromessa di un gruppo», spiega un banchiere citato in forma anonima. «Ma può anche significare che il management ha preso atto dei problemi per risolverli e girare pagina».
Estratto da Il Giornale del 30/07/04 a cura di Pambianconews