Focus strategico sugli Usa per Brioni. Il mercato a stelle e strisce, da anni zoccolo duro del business della storica maison capitolina di alta sartoria maschile e di pret-a-porter per lei, sta infatti recuperando le quote perdute lo scorso anno nel primo semestre. «Nei primi sei mesi del 2003 siamo stati penalizzati da un'atmosfera di pessimismo generalizzato che, provocando una netta contrazione Usa pari al 10% rispetto all'anno precedente, scoraggiava la nostra elitaria clientela a rendersi visibile ad esempio con capi pregiati e costosi», racconta Umberto Angeloni, a.d. dell'azienda.
II manager prevede un 2004 che vedrà gli States, dove la maison annovera 5 negozi diretti e 80 punti vendita multibrand, protagonisti di un incremento del 20% mentre la vera accelerazione dello sviluppo globale della brand coinciderà con il 2005 quando la società aprirà un nuovo negozio diretto a Hong Kong mentre per i prossimi 10 mesi è previsto un nuovo shop madrileno. Nuovo impulso verrà inoltre dato a Germania e Giappone. Nel 2003 Brioni si è attestato sui 150 milioni di euro con una crescita attesa per il 2004 pari al 15% e del 25% nel 2005.
Estratto da Affari & Finanza del 14/06/04 a cura di Pambianconews