Geox mette in marcia il riassetto del gruppo per approdare in Borsa entro ottobre. Per lunedì 21 giugno (il 22 in seconda) è stata infatti convocata l'assemblea straordinaria degli azionisti della società presieduta dal fondatore Mario Moretti Polegato. All'ordine del giorno, l'approvazione del progetto di fusione per incorporazione della olandese Geox Retail Netherlands B.V. in Geox Holding B.V. (anch'essa con sede legale a Amsterdam) e di quest'ultima nella Geox spa. La società per azioni era stata costituita nell'ottobre scorso ed è stata destinata per statuto «all'assunzione e gestione di partecipazioni con funzioni proprie di capogruppo».
Una riorganizzazione sotto il cappello della spa che servirà al patron Polegato per essere pronto dopo l'estate allo sbarco a Piazza Affari. Secondo le banche che hanno studiato il business plan 2004-2006, la Geox varrebbe tra 1 e 1,5 miliardi. E anche se difficilmente potrà essere classificato nel settore del lusso (dove la media delle capitalizzazioni rappresenta 21 volte gli utili 2004 e 20 quelli del 2003), Geox ha tutte le carte in regola per conquistare il mercato. Il dossier della Ipo è nelle mani di Lazard e prevede il collocamento di circa il 25% del capitale con un'offerta mista (Opv più sottoscrizione).
La Borsa servirà a Polegato per accelerare la crescita soprattutto negli Stati Uniti dove oggi il gruppo veneto realizza solo il 5% delle vendite, mentre le banche sono pronte a scommettere su un'azienda dotata di brillanti ritmi di crescita. Il 2003 si è chiuso con un fatturato netto di 254,1 milioni (+41%), un ebitda a 50,3 milioni (+61%), 6,6 milioni di paia di scarpe vendute (4,7 nel 2002) e un balzo dell'utile netto del 58% a 30,7 milioni. L'obiettivo di Polegato è raggiungere 550 milioni di ricavi e 160 milioni di ebitda nel 2006 con un tasso medio di crescita del 30%, ma già nel 2005 l'attesa è di 123 milioni di mol (26,6% rispetto al fatturato).
Estratto da Finanza&Mercati del 8/06/04 a cura di Pambianconews