Le calzature italiane vanno alla conquista del Paese della Grande Muraglia. E lo fanno in grande stile con un progetto che porta la firma del Consorzio Moda Firenze. «L'idea è di aprire un grande multimarca delle scarpe e degli accessori in pelle made in Italy a Shanghai», spiega Antonio Brotini, presidente della Confederazione europea calzaturieri e numero uno della Pakerson. Il progetto, che potrebbe vedere in prima linea anche la Regione Toscana grazie al contributo dell'assessorato Artigianato pmi e media industria guidato da Ambrogio Brenna, prevede la nascita di uno store prestigioso di almeno 400 metri quadri. All'interno di quest'area, le aziende italiane potranno promuovere i propri prodotti gestendo liberamente lo spazio.
«È un'iniziativa importante soprattutto in un momento in cui il mercato delle calzature è ancora debole», spiega Brotini aggiungendo che Cina e Russia sono due importanti mercati di sbocco. Tuttavia, nel paese della Muraglia esistono ancora forti vincoli alle importazioni di calzature. Attualmente la Repubblica popolare esporta qualcosa come 500 milioni di paia di scarpe l'anno contro le appena 500mila paia importate dalla Cina dal Vecchio continente. Un divario generato, oltre che dai diversi costi della manodopera, anche dai forti dazi cinesi che possono avere un'incidenza pari al 30% sul prezzo finale. Il Wto, l'organizzazione mondiale del commercio, sta premendo per una liberalizzazione del mercato.
Estratto da Finanza&Mercati del 2/06/04 a cura di Pambianconews