La famiglia Burani si prepara a portare in Borsa la Greenvision Ambiente. Secondo quanto risulta a Finanza & Mercati, il gruppo di Cavriago avrebbe allo studio il collocamento all'Expandi della holding industriale che gestisce gli interessi della famiglia nel settore della conservazione del territorio e della sicurezza ambientale. Lo sponsor dell'operazione sarà molto probabilmente Rasfin. Il capitale sociale di Ambiente è di 1,6 milioni, ma il 5 aprile 2004 l'assemblea straordinaria ha deliberato un aumento, a pagamento, finalizzato all'operazione di ammissione a quotazione, fino a 540mila euro di nominale; la ricapitalizzazione avverrà mediante emissione di 1,35 milioni di azioni ordinarie con valore nominale di 0,40 euro che verranno offerte in sottoscrizione a un prezzo non inferiore a 1,30 euro ciascuna, di cui 0,90 euro a titolo di sovrapprezzo.
D'altronde, Giovanni Burani il 21 aprile 2004 aveva dichiarato a Finanza & Mercati: «Ambiente opera in un settore con enormi potenzialità e contiamo di ripetere quanto realizzato con Mariella Burani Fashion Group (in Borsa dal 2000, ndr.)». Greenvision Ambiente (che non rientra nel bilancio consolidato della quotata Mariella Burani ma fa capo all'omonima famiglia attraverso la finanziaria Green Holding) è cresciuta attraverso acquisizioni mirate e lo scorso anno ha quadruplicato il fatturato (da 12 a 54 milioni).
Nata come Italdreni, alla fine del 2003 si è poi trasformata in Greenvision e dall'inizio di maggio ha assunto la nuova denominazione Greenvision Ambiente. Ora è pronta alla grande sfida: il lancio di una nuova pianta, la Kenaf, alternativa alla canapa. Ma soprattutto sembra pronta per Piazza Affari. Il consiglio è composto da Walter Burani (presidente), dai figli Giovanni (consigliere delegato) e Andrea Burani, da Stefano Setti e Andrea Siniscalco.
Estratto da Finanza&Mercati del 20/05/04 a cura di Pambianconews