Sono Armani e Prada oggi a guidare la classifica del lusso italiano. Il loro distacco dagli altri marchi è notevole, in termini di fatturato. Ma, da qui ad un paio d'anni, le cose potrebbero cambiare. Le distanze accorciarsi. Sulla piazza anche altri attori del lusso potrebbero giocare nelle primissime file. Primo fra tutti Dolce & Gabbana. Questa griffe potrebbe fare una bella scalata guadagnando un terzo posto, fianco a fianco con Bulgari. Tutto questo se Dolce & Gabbana riporterà a casa D&G, la sua linea giovane d'abbigliamento, che oggi viene prodotta e distribuita su licenza da It holding attraverso la controllata Ittierre. A quel punto il fatturato di Dolce & Gabbana lieviterebbe notevolmente. Facciamo un po' di conti. Dolce & Gabbana oggi fattura 568 milioni di euro. D&G, ha un fatturato che, secondo stime di mercato, dovrebbe aggirarsi intorno ai 180 milioni di euro. Le due cifre sommate, già oggi, farebbero raggiungere a Dolce & Gabbana un fatturato di 750 milioni di euro.
Conti a parte, a far pensare che sia molto probabile che Domenico Dolce e Stefano Gabbana possano voler fare una mossa del genere sono i recenti investimenti nelle loro fabbriche. Hanno investito 20 milioni di euro nell'ampliamento del loro stabilimento di Legnano che, passato dai 17 mila quadrati ai 24 mila, sarà pronto il prossimo gennaio. E hanno speso anche 11,9 milioni di euro per l'altra loro fabbrica di Incisa Valdarno che, passata dai 6 mia ai 18 mila metri quadrati sarà ultimata entro fine anno. Un brand che lascia col fiato sospeso è Versace. A seconda di come giocherà le sue carte potrebbe assumere un ruolo di primo piano, visto che ha una notorietà di marchio molto forte, o continuare a perdere terreno. Dal 2002 il marchio Versace è in perdita (voci ufficiose parlano di un rosso di circa 25 milioni nel 2003) e il fatturato è in calo. Intanto Santo e Donatella Versace cercano un socio di minoranza, un fondo di investimento, che porti una boccata d'ossigeno nei conti dell'azienda.
Prada, sebbene sia in pole position in termini di fatturato, è sotto la lente del mercato per il pesante debito che si porta dietro. Ma, nell'ultimo anno, concordano analisti e osservatori del mercato, ha reagito e corretto il tiro. E' tornato a riconcentrarsi sul prodotto e sul core business e nelle ultime stagioni sta andando bene in termini di aziende, mettendosi a lavorare sull'efficienza aziendale e migliorando l'offerta dei prodotti in termini di prezzo, stiano riuscendo ad ottenere risultati nella redditività. Poi ci sono quei marchi che rappresentano delle sicurezze. Armani in testa. E' il nome della moda più noto a livello internazionale e continua a consolidare le proprie posizioni. Si consolida anche Bulgari e, con i suoi gioielli e orologi viene visto dal mercato come un marchio di successo che può esprimere ancora molto del suo valore. Tod's è premiato per la sua coerenza. E' un'azienda sana che fino ad oggi è rimasta concentrata sui suoi marchi e che continua a crescere.
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Estratto da Affari & Finanza del 17/05/04 a cura di Pambianconews