Quando si parla di Burani Fashion Group, il pensiero degli operatori corre al possibile delisting dell'azienda, che peraltro la famiglia emiliana ha sempre smentito. Secondo indiscrezioni, alcuni importanti operatori di private equity negli scorsi mesi si sarebbero messi in contatto con l'azionista di maggioranza, la famiglia Burani, per proporsi con un ruolo di supporto finanziario di un'eventuale operazione di delisting. «Fa sempre piacere ascoltare il punto di vista di grandi operatori internazionali con il primario obiettivo della crescita di valore per gli azionisti» ribatte Giovanni Burani, amministratore delegato di Mariella Burani Fashion Group. «Complessivamente, fino a oggi siamo soddisfatti della Borsa visto che siamo tra i pochi gruppi che possono vantare una quotazione ancora al di sopra del prezzo di collocamento».
La Borsa si chiede anche se crescerà il peso nell'azienda di investitori importanti come Interbanca e Hopa. «Hopa è presente, afferma l'ad della griffe, con il 5% in Burani Fashion Group, mentre Interbanca Gestione Investimenti Sgr è più a monte nella Burani Designer Holding con il 30%. La speranza è che questi investitori accompagnino ulteriormente il processo di crescita».
Dopo un 2003 con profitti in crescita rispetto al 2002 le previsioni per il 2004 indicano un giro d'affari consolidato di 430 milioni rispetto ai 358,8 del 2003. «Continueremo nella crescita organica, afferma Giovanni Burani, che già nel 2003 ci ha permesso di ottenere buoni risultati soprattutto grazie alle tre linee Mariella Burani, Braccialini e Baldinini, oltre che in virtù del consolidamento del 50% della maison tedesca René Lezard e del 60% di Francesco Biasia. Il 5 maggio è stato inoltre effettuato il closing sull'austriaca Don Gil. La società ha 38 negozi in Austria, un fatturato di 52 milioni e un mol di 4 e nel 2003 ha prodotto 3 milioni di euro di free cash flow. Ci permetterà di entrare con più forza nell'Europa dell'est: area interessante dove in tre anni puntiamo a generare il 25%o del giro d'affari consolidato».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 13/05/04 a cura di Pambianconews